Cucinare mi piace, mi piace anche mangiare. Mi piace cucinare per me, per la persona che amo. Mi piace cucinare per gli amici e avere ospiti.
La cucina poi si sa, è il cuore di una casa. Ci si passa molto tempo, riunisce tutta la famiglia ed è un ambiente che porta con sè senso di calore, famigliarità e benessere.
E’ molto importante quindi che la cucina sia un ambiente nel quale non solo si sta volentieri, ma anche che sia facile da usare, comoda per l’attività principale che in essa si svolge, cioè cucinare i pasti, e spesso anche mangiare.
A volte però accade che questo ambiente diventi scomodo da vivere e da utilizzare, perché viene trascurato nella sua cura quotidiana, e in esso si crea una confusione che rende l’utilizzo quotidiano non funzionale e con qualche disagio.
In questo articolo ti ho già dato alcuni consigli su come organizzare meglio la cucina, per renderla piacevole da usare. Nel mio blog ci sono anche degli approfondimenti sulla dispensa e sul frigo e freezer.
Questa volta ho scelto di andare un po’ più sul personale e raccontarti un po’ come ho (ri)organizzato la mia di cucina, visto che non molto tempo fa mi è venuta l’idea di realizzare un cambiamento significativo.
Partiamo dall’inizio
Io abito in questa casa da cinque anni, ci sono venuta a vivere quando ho iniziato a convivere con quello che ora è mio marito, che viveva già da solo da quattro anni. Mentre viveva da solo la cura della cucina non era tra i suoi interessi primari. La utilizzava il giusto necessario per la sopravvivenza. Al mio arrivo, come ho fatto un po’ in tutta la casa, ho pensato di fare quello che potevo per rendere i vari ambienti comodi, funzionali e piacevoli da vivere.
All’inizio quindi ho dato una prima forma di organizzazione, che in quel momento mi sembrava la migliore. Ed è rimasta più o meno la stessa per diversi anni, fino a poco tempo fa in cui mi è scattato un nuovo pensiero. Che mi ha fatto capire che vivevo un fastidio e che quindi mi ha fatto pensare che volevo cambiare le cose.
Trovandomi per l’ennesima volta accovacciata sul pavimento, con le gambe dolenti, a rimettere a posto pesanti e voluminose teglie da forno impilate tra loro, mi sono detta: “C’è qualcosa che posso fare per sistemare questo disagio e risolvere questo fastidio?”
Quindi:
La voglia di cambiamento è nata dalla realizzazione che stavo vivendo un disagio. Anche se finora le cose stavano così e mi stavano bene, ero arrivata ad un punto che non era più così. E volevo cambiare.
Allora mi sono fermata a pensare a cosa potevo fare. E poiché la mia cucina non è poi molto grande, non c’erano chissà quante soluzioni possibili! Sono partita dall’idea che volevo che pentole e teglie fossero ad altezza più comoda, consentendomi quindi di prenderle e riporle stando in piedi.
L’unico mobile alto e verticale presente è quello in cui era disposta la dispensa. La soluzione quindi era quella di invertire gli spazi:
- dove c’era la dispensa sarebbero arrivate pentole e teglie
- dove c’erano pentole e teglie sarebbe arrivata la dispensa.
Inoltre, c’erano altre sistemazioni da fare perché alcune stoviglie stavano nella dispensa, e altri utensili stavano insieme alle pentole… Insomma, c’era un po’ di confusione.
Ecco la situazione iniziale:
- I due cassettoni: nel primo c’erano le pentole e coperchi di uso quotidiano, nel secondo i contenitori di plastica e altri utensili


Nel mobile a fianco, che è ha due ripiani ed è ad angolo vi erano le teglie incriminate… e altre pentole, di varie forme e misure e altri oggetti.

La dispensa quindi era disposta in questo mobile verticale:


A questo punto ho provveduto ad estrarre tutto il contenuto di questi spazi, ho dato una bella pulita e fatto anche un po’ di selezione, anche se devo dire che essendo una cucina piccola, ed essendo abbastanza abituata a individuare quello che mi serve, c’era ben poco da eliminare!
Questo è il risultato finale
I due cassettoni sono stati destinati a dispensa: il primo per le cose della colazione, il secondo per pasta, riso e cereali vari.


Anche il mobile basso è diventato dispensa:

Mentre il mobile alto è stato totalmente destinato a pentole, teglie e stoviglie. Finalmente non dovevo più accovacciarmi al pavimento per prendere una pesante teglia da forno! Accovacciarsi per prendere una scatoletta di tonno è certamente più sopportabile.


Nel metodo che ho utilizzato per riorganizzare gli spazi, ho applicato quelle che per me sono regole fondamentali per l’organizzazione:
- Prossimità: ho disposto più a portata di mano quello che uso di più e voglio che sia più comodo. Ciò che uso meno l’ho messo dietro, o un po’ più scomodo da raggiungere.
- Categorie: ho suddiviso tutto in categorie, sia gli alimenti che gli utensili, e ho deciso un posto per ogni categoria. In questo modo ciascun elemento ha un posto dove stare, e questo rende più facile sistemare e cercare quello che serve.
- Ottimizzazione dello spazio: come facevo già prima, ho cercato di sfruttare altezze e profondità tramite alzatine e contenitori. In questo modo tutto è raggruppato e facile da raggiungere.
- Etichette: in alcuni casi le etichette aiutano a individuare a colpo d’occhio la collocazione giusta di ogni elemento.
Che ne pensi di questo lavoro? Io devo dire che sono molto soddisfatta, perché oltre ad aver risolto il mio piccolo disagio, ho dato anche una rinnovata all’ambiente e ora mi sembra di avere una cucina nuova!
Se vuoi saperne di più sull’organizzazione in generale ti invito a seguire il mio blog nel quale scrivo un articolo al mese. E se vuoi vedere altre trasformazioni di ambienti o piccoli spazi seguimi sui social Facebook e Instagram.
P.S. La foto di copertina è la mia vera cucina!