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Come scegliere un obiettivo

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Soprattutto in gennaio se ne fa un gran parlare! E’ tutto un fiorire di buoni propositi, grandi sogni e desideri per il nuovo anno, il nuovo decennio, la nuova era!… Ed è comprensibile che sia così, un momento di passaggio porta sempre con sé la spinta al rinnovamento, e quindi ad una nuova progettazione.

Trovo che non ci sia niente di male a farsi prendere da questa ondata di entusiasmo, a patto però che questo entusiasmo si traduca poi in azioni concrete, strategiche ed efficaci.

Ma andiamo con calma!

Ritorniamo nell’ondata di entusiasmo: inizia il nuovo anno e vogliamo essere nuovi anche noi. Vogliamo cambiare, risolvere quella situazione che ci portiamo dietro ormai da troppo tempo, diventare finalmente quello che desideriamo. Se anche tu sei stato rapito dalla fatina dei buoni proposti… vediamo come fare per non far sì che questo travolgimento non diventi solo una ennesima e triste frustrazione (generalmente intorno a marzo-aprile..).

Più che propositi, meglio obiettivi

Non dico niente di nuovo, ma resta sacrosanto. Invece di redigere i buoni propositi, è meglio senza dubbio scegliere degli obiettivi. I buoni propositi risultano sempre un po’ campati in aria, a volte sono addirittura irragiungibili, se non addirittura irrealistici.

Conosci l’acronimo S.M.A.R.T.? No, non c’entra la macchina. Questo acronimo deriva dalla lingua inglese e si usa per racchiudere le caratteristiche che deve avere un obiettivo per essere davvero espresso bene, in modo efficace.

Prendo in prestito questo argomento dai business coach e ti spiego come formulare un obiettivo in maniera corretta.

Un obiettivo deve essere:

S come SPECIFIC cioè specifico: che è il contrario di campato in aria! Deve definire un dato specifico, preciso. Quindi non: “dimagrire” ma “perdere 7 chili”, non: “leggere di più” ma “leggere un libro al mese” e così via…

M come MISURABLE cioè misurabile: deve essere conteggiabile oggettivamente… quindi un obiettivo troppo astratto non va bene. “Voglio aumentare la mia cultura” non è misurabile, “leggere un libro al mese” sì, perché posso contare i libri che leggo.

A come ACHIEVABLE cioè raggiungibile: fa male dirlo, ma ci sono certe cose che dobbiamo ammettere non essere raggiungibili, per le nostre possibilità. Ma questo non significa che non ci siano un milione di cose che possiamo intraprendere per fare un grosso passo in avanti nella nostra crescita e miglioramento personale! Se non è raggiungibile “suonare il pianoforte al concerto di Capodanno 2021 al Teatro la Fenice di Venezia” è maggiormente raggiungibile “suonare il pianoforte al prossimo concerto di Natale della mia parrocchia”. Scegliere un obiettivo che sia irraggiungibile non farebbe altro che aumentare la nostra frustrazione quando realizzeremmo che non ci siamo riusciti.

R come RELEVANT cioè rilevante: questo aspetto è un po’ più delicato… l’obiettivo deve essere importante per te. Non è cosa da poco… Non deve essere imposto dall’esterno, ma deve essere qualcosa che realmente per te conta e risponde ai tuoi desideri, ed è allineato con i tuoi valori. Se non ti interessa niente suonare al concerto di Natale, non ha senso che ti dai come obiettivo quello di farlo solo perché te l’hanno chiesto in parrocchia… Troverai mille modi per non farlo, oppure lo farai (non senza fatica) ma non se sarai realmente contento.

T come TIMELY cioè temporizzato: vale a dire con precisi riferimenti temporali. Una scadenza, una data.. Una forma di collocazione nel tempo che ovviamente è legata agli altri aspetti precedenti di specificità e misurabilità. Questa collocazione nel tempo ti permetterà di monitorare più facilmente l’andamento e il raggiungimento del risultato atteso.

In alcune versioni l’acronimo diventa più lungo: S.M.A.R.T.E.R. perché viene aggiunta la E di ecologico e la R finale di registrabile. Ecologico inteso come un obiettivo etico, che abbia rispetto per il mondo e la società, possibilmente apportando qualcosa di valore. Registrabile significa che sia ufficializzabile, soprattutto per quello che riguarda il mondo business.

Ok, ce l’ho. E ora?

Adesso che hai stabilito il tuo obiettivo (o i tuoi obiettivi) rispettando queste caratteristiche, che si fa? Ora viene il bello!

Qui entrano in gioco delle altre competenze che certamente sono pane per i miei denti, in quando professionista dell’organizzazione personale! Sai perché? Perché, come ho spiegato anche in questo mio articolo sul tema del benessere, il picco di entusiasmo che provi in un momento come questo ti porterà poco lontano, se non lo supporti con una serie di azioni concrete, strategiche ed efficaci, come dicevo all’inizio.

E’ importante quindi che il tuo obiettivo sia seguito poi da un vero piano di azione, o perlomeno da una serie di decisioni e azioni che mettano in pratica azioni utili per quello che vuoi raggiungere.

Il tuo piano di azione deve quindi comprendere una pianificazione delle cose da fare e una programmazione di queste cose nelle tue giornate, settimane, mesi…
Questo sarà l’argomento del mio prossimo articolo, quindi se non vuoi perderlo ci vediamo qui la settimana prossima, oppure seguimi sui miei canali Facebook e Instagram se vuoi sapere quando viene pubblicato.

Per concludere questa riflessione, e prima di passare all’azione:

  • cerca di partire dai tuoi desideri, da quello a cui tieni realmente e sinceramente. Da quello che risponde ai tuoi valori e a quello che riconosci che ti appartiene.
  • prendi delle decisioni: non fermarti al desiderio, ma fai delle scelte. Per definizione, le scelte implicano prendere una strada e magari rinunciando ad un’altra. Ecco perché è importante che la tua scelta rispetti i tuoi valori: se rinunci a qualcosa devi farlo in nome di qualcosa che per te è importante davvero.
  • prenditi cura della tua motivazione: come ho detto, l’entusiasmo è un’onda.. che poi passa. Per non farti abbattere dal calo di entusiasmo cura le tue azioni quotidiane, le tue abitudini. Sono queste il pilastro su cui costruire il tuo progresso, senza temere le onde!!!

Ci vediamo qui la settimana prossima, per cominciare a stendere il nostro piano di azione! E se hai domande o vuoi raccontarmi qualcosa, scrivimi! Io sono sempre tanto contenta di leggerti! info@sarabettella.it

Se vuoi, io ci sono.

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Ciao! Mi chiamo Sara Bettella e sono una professional organizer, socia senior di APOI.
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